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1. | € 10,00 | EAN-13: 9791259980618 Georges Didi-Huberman | Nadotti M. (cur.) Che emozione! Che emozione?
Edizione: | Luca Sossella Editore, 2024 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 10,00 | Descrizione | Che emozione! Che emozione?: Abbiamo detto che l'emozione é un "movimento fuori di sé": al contempo "in me" (ma si tratta di una cosa così profonda da sfuggire alla mia ragione) e "fuori di me" (ed é una cosa che mi attraversa totalmente per, poi, di nuovo sfuggirmi). à un movimento affettivo che ci "possiede" ma che noi non "possediamo" fino in fondo, in quanto ci resta in gran parte sconosciuto. "Georges Didi-Huberman Dopo Per che obbedire?, pubblicato in questa stessa collana, un'altra piccola conferenza rivolta "ai ragazzi e alle ragazze dai dieci ai quindici anni e ai loro accompagnatori" dallo storico dell'arte e filosofo Georges Didi-Huberman. Questa volta oggetto della sua interrogazione sono le emozioni. Non un'emozione particolare - rabbia, felicità , tristezza, paura, disgusto, disprezzo, sorpresa - ma l'emozione in sé, ciò che la produce e ciò che ne consegue. Se da un'idea che si emoziona può nascere la rivolta, é altrettanto vero che da un'emozione priva di pensiero non può nascere che il conformismo. Riconoscersi emozionati (!) obbliga a domandarsi perché e a che fine (?): una duplice pratica di consapevolezza." Maria Nadotti | Aggiungi al Carrello |
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2. | € 25,00 | EAN-13: 9788822920362 Giuliana Bruno | Nadotti M. (cur.) Rovine con vista. Napoli e il cinema di Elvira Notari. Ediz. italiana e inglese
Edizione: | Quodlibet, 2023 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 25,00 | Descrizione | Rovine con vista. Napoli e il cinema di Elvira Notari. Ediz. italiana e inglese: Una grande città , Napoli - con le sue strade, le sue vedute, il suo universo iconografico, la sua vocazione filmica - guardata a distanza di anni attraverso gli occhi di due donne. Elvira Coda Notari (1875-1946), la prima e più prolifica cineasta italiana, tra il 1906 e il 1930 realizza più di sessanta lungometraggi, un centinaio di corti di «attualità » e numerosi brevi documentari commissionati da emigrati napoletani trasferiti in America, finché la censura fascista e la transizione al sonoro costringono la sua casa di produzione, la Dora Film, a cessare le attività . Giuliana Bruno, napoletana, si trasferisce a New York negli anni Ottanta e lì inizia a ricostruire un momento particolare della storia della sua città di origine; quello in cui, insieme al cinema, nasceva la modernità , con i suoi innovativi linguaggi di movimento, i nuovi mezzi di trasporto, le gallerie o passages e le altre trasformazioni tecnologiche e urbanistiche che rivoluzionarono le modalità della percezione tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento. | Aggiungi al Carrello |
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3. | € 19,00 | EAN-13: 9788842831655 hooks bell | Nadotti M. (cur.) Tutto sull'amore. Nuove visioni
Edizione: | Il Saggiatore, 2022 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 6-7 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 19,00 | Descrizione | Tutto sull'amore. Nuove visioni: Perché abbiamo paura di parlare d'amore? "Tutto sull'amore" di bell hooks nasce da questa domanda che spesso genera imbarazzo, reticenza, e persino rabbia. Nonostante l'amore sia il sentimento più spontaneo e universale, che segna l'esistenza di ogni essere umano, parlarne, confessarlo a qualcuno, provare a raccontare come si agita dentro di noi ci terrorizza e ci disorienta: l'angoscia che le nostre parole non siano comprese, i nostri desideri corrisposti o i nostri sogni realizzati, genera un insensato odio per l'amore che tutti finiamo per vivere. Questo condiziona negativamente il modo che abbiamo di amare, lo contagia di insicurezza e di dolore, guasta la sua capacità di cambiarci e di restituirci speranza, ma soprattutto di migliorare il mondo attorno a noi. Perché l'amore, prima di essere la fantasia fiabesca che anima canzoni, libri e film, é innanzitutto una forza: una forza spirituale, che incide sulle nostre coscienze, ma anche una forza politica, che orienta le decisioni sempre secondo sentimenti di incontro e di costruzione, e mai di dissoluzione e distruzione. Per scongiurare quell'odio contro l'amore é fondamentale imparare ad avere cura di sé, scrive bell hooks, e riappropriarsi dell'amore come spazio in cui ciascun individuo si sente libero di parlare e di ascoltare senza timore ciò che lo agita dentro. Amare, allora, non sarà più sinonimo di soffrire, ma di edificare, progettare, immaginare il domani. | Aggiungi al Carrello |
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4. | € 12,00 | EAN-13: 9788807898679 Ryszard Kapuscinski | John Berger | Nadotti M. (cur.) Sul buon giornalismo. Conversazioni con Ryszard Kapu?ci?ski e John Berger
Edizione: | Feltrinelli | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 12,00 | Descrizione | Sul buon giornalismo. Conversazioni con Ryszard Kapu?ci?ski e John Berger: Il lavoro del giornalista é cambiato enormemente nel corso degli ultimi trent'anni. Gran parte degli aspetti tecnici che formavano la quotidianità di un maestro del reportage come Ryszard Kapu?ci?ski - appunti presi su carta, articoli dettati al telefono e comunicazioni inviate via telegramma o fax - sono ormai del tutto spariti. Eppure, in mezzo a tutto questo sconvolgimento, le motivazioni, i sacrifici, le decisioni che accompagnano il lavoro del reporter sono rimasti gli stessi. In questi tre dialoghi, raccolti con grande sensibilità da Anna Nadotti nel corso degli anni novanta, lo stesso Kapu?ci?ski ripercorre le proprie modalità di indagine e di narrazione: la scelta etica, la necessità dell'esperienza diretta e del rischio; l'attenzione per le fonti, tra cui le persone, e i vantaggi dell'anonimato sul campo; il rapporto tra giornalismo, potere e indipendenza; l'ipotetico contributo di Internet e della televisione; la specializzazione nei problemi dei paesi più poveri - dell'Asia, dell'America Latina e, soprattutto in queste pagine, dell'Africa, quella delle indipendenze fallite. A fare da contrappunto al grande reporter c'é, nel primo colloquio, un altro grande maestro del Novecento: John Berger, allenato a cogliere la verità celata negli aspetti minimi del quotidiano, aggiunge il suo punto di vista di osservatore "stanziale" a quello del "navigatore" Kapu?ci?ski. E lascia indicazioni preziose per qualsiasi aspirante giornalista, e per chiunque scriva: "un invito ad ascoltare per poi trovare una stanza per la storia, l'abitazione del racconto, dove si entra per scriveThe journalist's job has changed enormously over the past thirty years. Much of the technical aspects that made up the daily life of a master of reportage like Ryszard Kapu?ciÅski - notes taken on paper, articles dictated on the telephone and communications sent by telegram or fax - have now completely disappeared. Yet, in the midst of all this upheaval, the motivations, the sacrifices, the decisions that accompany the reporter's work have remained the same. In these three dialogues, collected with great sensitivity by Anna Nadotti during the nineties, Kapu?ci?ski himself retraces his own methods of investigation and narration: the ethical choice, the need for direct experience and risk; attention to sources, including people, and the benefits of anonymity in the field; the relationship between journalism, power and independence; the hypothetical contribution of the Internet and television; the specialization in the problems of the poorest countries - of Asia, Latin America and, especially in these pages, of Africa, that of failed independence. To act as a counterpoint to the great reporter there is, in the first interview, another great master of the twentieth century: John Berger, trained to grasp the truth hidden in the smallest aspects of everyday life, adds his point of view as a "sedentary" observer to that of the "navigator" Kapu?ci?ski. And he leaves valuable information for any aspiring journalist, and for anyone who writes: "an invitation to listen and then find a room for the story, the home of the story, where you enter to write | Aggiungi al Carrello |
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